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Studio e Ricerca

a cura di Bianchi Veronica

e degli operatori del

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Gruppo Operativo Protezione Ambientale

di Vicovaro

Dalla lettura di alcuni libri che ripercorrono le origini della Valle Aniene e delle bellezze artistiche e naturali che ospita, quando leggiamo di San Cosimato è quasi impossibile non parlare del Convento dei Santi Cosma e Damiano con il suggestivo complesso calcareo degli Eremi di San Benedetto. Però, al termine di ogni descrizione, gli autori finiscono col dire che: << usciti da una botola a meno di 20 m, scorgiamo i ruderi della mola, posta sulla sponda del fiume presso il moderno ponte in cemento >>.

 

Secondo voi: e' giusto parlare della Mola come di un semplice rudere?

Certo che no! e servendoci delle dovute fonti storiche, confrontando la realtà contemporanea con quella di un semplice ma straoprdinario dipinto di Enrico Coleman, vediamo come questo mulino fosse al tempo un luogo luminoso e ricco di vita. Il pittore con colori molto caldi e familiari lascia all’ osservatore immaginare il canto delle lavandaie mentre puliscono gli indumenti dei loro cari, gli asini ragliare contenti di bere acqua fresca al fiume o il sottile vento soffiare tra le immense montagne che sovrastano l’allegra cascata al di sopra del Mulino.

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La nascita dei primi mulini

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Vista la premessa, ci sembra opportuno fare un passo indietro e capire il perché nacquero i mulini, quale era il loro scopo e funzionamento e come mai sia importanti preservarli.

I mulini ad acqua sebbene compaiano anticamente nel mondo ellenistico, non furono tuttavia adoperati a fondo. Abbiamo testimonianza di questi grandi strutture negli scritti dell’autore latino Vitruvio nell’opera De Architettura, datata 25 a.C.

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La Mola di San Cosimato

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Caro Mugnaio, è qui che entri in gioco tu...gli anni passano e la mia memoria si fa debole...se hai foto, documenti, testimonianze di qualunque tipo, scrivimi così che il tuo ricordo diventi memoria mia e di chi ha voglia di conoscermi...

I ricordi che ho purtroppo non sono tanti, ma per quel poco è con te che voglio condividerli, per cui tra una nota di fiume e l'altra...sfogliamo insieme queste pagine...

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La tradizione dei pittori paesaggisti della Mola dal 1780'

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La Mola di San Cosimato fu per la sua epoca un' importante centro di fruizione e di snodo di due dei quattro grandi acquedotti della Roma antica, quali appunto quello dell' aqua Marcia e dell' aqua Claudia. La tradizione orale e scritta dei giorni nostri ha dimenticato o forse tenuto poco in considerazione il grande interesse paesaggistico che spingeva pittori...

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Diario del mugnaio
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Curiosità della Mola di San Cosimato raccontate direttamente da voi...

RINGRAZIAMENTI:

 

i nostri più sentiti ringraziamenti vanno a Giovanni Coccia e Luisa di Biagio per i ricordi e i frammenti di vissuto condivisi con noi e ai membri del gruppo "CARTOLINE DAL PASSATO: VAL D'ANIENE E TERRE DEGLI EQUI" Artemio Tacchia, Andrea Ciccioli, Carlo Celanetti, Paolo Restante, Alexandro Colasanti, Claudio Rossi Massimi, Martina NG. e Rina Perna (spero di avervi citati tutti), per quanto riguarda la raccolta di foto, documenti, dipinti e stampe della mola e della gola.

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Grazie di cuore a tutti voi...

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